Questo blog nasce con inevitabile vocazione social, quindi su Facebook vi ho chiesto di quale argomento avreste voluto leggere. Non si dica che Torino è soltanto automobile, tamarri e nebbia: avete scelto subito il tema del food.
Da oggi comincio con voi un viaggio culinario nella Torino che non ti aspetti, quella che ce piasce de magnà e guai toglierci le tradizioni enogastronomiche, i vini d’eccellenza, i dolci. Sempre piemunteis way.
Per scrivere questo post ho cercato ispirazione in uno di quei manuali di cucina che tutti abbiamo in casa. Ce li avete presente, quelli che ti regala la zia di quinto grado che credevi già morta, la mamma della sorella della cugina della collega di tua mamma che ti ha incontrata una volta al mercato di Corso Racconigi, la professoressa del liceo che ha saputo del tuo matrimonio?
Proprio quelli.
Subito riscuotono tanti uuh aaah oooh per le foto appetitose, e poi passano la vecchiaia intonsi, sistemati nella libreria del salotto, con tanti saluti a Benedetta Parodi.
Sfogliando questi libri ho pensato che in fondo tutti cercano di insegnarci qualcosa. Ci dicono che devi fare così poi aggiungere quell’ingrediente segreto là e alla fine ecco il risultato: soufflè bernese al doppio ripieno e triplo carpiato.
Così ho pensato che oggi vorrei parlarvi di food un pò diverso. Lontano dal tuorlo marinato di Cracco e dagli antichi fasti del Cambio, si sono sviluppate in questi anni tante realtà innovative: una di queste è Gnammo. Una startup (in realtà ha già startato da un pò con successo, grazie a quei genietti di Treatabit) che anziché dirti come si fa propone noi ti diamo una mano a realizzarlo: il sito consente agli iscritti di cucinare e tenere eventi nella propria casa o in una location (Cuochi) oppure partecipare e mangiare agli eventi dei Cuochi in tante città italiane (Gnammer).
Ho scoperto Gnammo e il suo co-fondatore Gian Luca Ranno su Facebook, dopo aver ricevuto qualche gustosa newsletter informativa su LinkedIn. La fanpage conta già 3.600 fans e per curiosità ho mipiaciato, registrandomi poi sul sito.
Si sa che ogni blogger degno di rispetto deve testare con mano, quindi mi sacrificherò con estremo dolore 🙂 ho già prenotato per uno degli eventi e presto sarò a tutti gli effetti una Gnammer.
Stay tuned, vi aggiornerò live su Twitter. Per chi volesse fare come me, ecco i prossimi eventi. Prezzi fuori dalla mia portata per alcuni, ma fattibili nel caso di altri.
Se è vero che siamo ciò che mangiamo, questa serie di post dedicati al cibo e al vino am pias propi tant.
Vi darò conto della mia esperienza, intanto ditemi se avete già provato Gnammo e cosa mi consigliate!
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Ciao ho scoperto il tuo blog via Dissapore, e mi piace molto! Consigli utilissimi visto che Torino sta diventando la mia città
Ti seguo (non vorrei suonasse come una minaccia), facciamo che ti leggo 😉
a presto
Marta
Grazie Marta! 🙂