Nel mondo del lavoro contemporaneo esiste una sola somma veramente efficace: persone di valore che fanno cose di valore. Non resisterà a lungo una persona di valore che fa cose mediocri e non avrà scampo una bella idea portata avanti da persone mediocri. Ne sono ancora più convinta dopo aver conosciuto Federica e Marco che, insieme a Simone, hanno creato Materest.
Vivere da soli, specie in Italia, non è un’esperienza da tutti. C’è chi ha fatto questa scelta per motivi di studio fuori sede, di lavoro o di attitudine personale, ma tutti sono accomunati dalle soddisfazioni, le difficoltà, i litigi, le amicizie, la crescita.
Da questo spunto prende vita Materest, da Mate compagno e Interest interesse, piattaforma che aiuta a identificare e trovare più facilmente il coinquilino giusto. Grazie ad alcune domande specifiche relative ad abitudini, orari e interessi gli utenti possono entrare in contatto con potenziali coinquilini adatti ed evitare frigoriferi vuoti, turni pulizie saltati, orari inconciliabili, insomma piccoli intoppi che nella quotidianità diventano grandi ostacoli. Il tutto reso semplice e veloce, a fronte dell’iscrizione gratuita al sito.
Ma oltre agli annunci cerco/offro c’è di più, e Materest ha intenzione di sondarlo come ci anticipano i due intervistati: Vogliamo fornire un servizio inserito in una piattaforma dove si tratta a 360 gradi questo tipo di esperienza, ad esempio dando consigli utili per vivere bene insieme. In questo senso, il blog da febbraio diventerà punto focale del progetto, con una serie di best practices e un repository di materiale, più supporto psicologico.
Sì ma poi questi due ragazzi hanno mai vissuto da soli? Certo, e in fatto di coraggio direi che lasciare un lavoro “stabile” per dedicarsi alla propria startup sale al primo posto della classifica. Gli inizi sono destabilizzanti – dice Federica – poi tutto prende forma e a dirti la verità non sento la mancanza delle esperienze precedenti. Per me questo è il momento.
Come nasce Materest? In primis dall’esperienza, ma la nostra convinzione di essere sulla strada giusta si è rafforzata quando abbiamo vinto lo Startup Weekend Torino nel marzo 2013. Oggi siamo seguiti da Treatabit, il programma di supporto alle startup innovative dell’I3P.
Al momento il lavoro è ancora work in progress ma ho chiesto a Federica e Marco qualche anticipazione ghiotta sui prossimi step: La messa online del nuovo sito è prevista per fine marzo 2014. Partiamo da Torino e da un target di studenti, ma l’idea è di ampliare sempre più la base e arrivare all’estero. E poi chissà, magari vi sorprenderemo con attività di guerrilla marketing.
Ultima domanda, quella che ho in testa da quando sono arrivata all’I3P per l’intervista: ma si può ancora fare impresa in Italia? Esistono due vie: o ci lavori o la fai. E per fare soldi il web è la strada.