Nel rinfrescante clima estivo torinese, all’altezza di via Nizza e in compagnia della simpatica ascella pezzata di un 40enne in piedi accanto a me sul tram, ho realizzato l’orrore.
Un sottile brivido ha percorso la mia schiena, terminando in una scossa elettrica nella mente.
No, non so se potrò sopportarlo.
Scendo dal tram pensierosa. Gustavo Lima mi saluta dalle orecchie di una ragazza ferma al semaforo. Credo che anche lei presto dovrà affrontare il mio stesso scoramento.
Com’è possibile che ogni anno accada questa tragedia senza che nessuno, dall’Onu a Telethon, faccia qualcosa per trovare un rimedio?
E realizzo che no, per adesso niente potrà aiutarmi. Dovrò affrontarlo da sola.
Il 24 agosto ricomincia il campionato di calcio.
Fffffff.