È una domenica mattina pigra, cominciata con un buon caffè caldo e qualche idea in testa: intervisto le Bloody Wheels, squadra femminile di Roller Derby a Torino e devo preparare le domande. Le scrivo soprattutto con curiosità: sto per conoscere uno sport nuovo, a detta delle prime informazioni che ho trovato online adatto a ragazze with ballz, forti e senza paura del contatto fisico.
Ed eccomi qui. Ore 11.30, Via Trecate 46, via con il fischio d’inizio dello Scrimmage: tra l’ottima azione di una jammer e la mia faccia perplessa che tenta di capire le strategie, qualche domanda a Federica “Sixxi Blitz”, una delle fondatrici di questo team, il primo, made in Torino.
Come avete scoperto il Roller derby, ancora così poco conosciuto ai più?
L’ho scoperto grazie a un’amica inglese, che ha fondato una squadra. Attualmente è uno sport prettamente femminile anche se aumentano le realtà maschili. Può sembrare duro e violento, in realtà è molto ben regolamentato, con numerosi arbitri e tanti falli sanzionati. Al momento è in lizza per entrare a far parte degli sport olimpici.
Se le guardi correre sui pattini a rotelle sembra tutto facile, ma non lo è: per ognuna delle due squadre la giocatrice jammer, contrassegnata da una stella sul caschetto, deve pattinare all’interno di una pista circolare e sorpassare una barriera (il pack) composta da compagne intente ad agevolarle il passaggio ma anche avversarie pronte ad ostacolarla e buttarla a terra.
Superata la fase iniziale di guarda quanti tifosi e che belle le loro magliette e cavolo non capisco com’è che la jammer è stata mandata a sedersi (sanzione di un minuto in caso di colpo non concesso, ndr) cerco di studiare i movimenti e le strategie. Non dev’essere stato facile organizzare questo evento. Anzi, a dirla tutta dev’essere stata una bella sfida anche solo avvicinare tante ragazze a questa disciplina.
Come nasce la vostra squadra?
Il gruppo delle Bloody Wheelers Torino è stato fondato il 30 gennaio di quest’anno, quando due sfigate (di cui una ero io :-)) hanno deciso di aprire una scuola di Roller derby a Torino. All’inizio le ragazze erano intimorite, perché l’idea è seee vengo lì a prendermi le botte, anche se poi si scopre che non è sempre così. I primi tempi sono stati duri: abbiamo coinvolto le persone anche offrendo loro da bere. Ora abbiamo raggiunto quota 24 membri della squadra, con un allenatore. Dal 1 giugno di quest’anno abbiamo cominciato a fare sul serio, con esercizi basilari di tecnica (modalità di corretta caduta, imparare a comunicare bene con il pack, mantenere le posizioni) e strategia.
Mentre Sixxi mi spiega le origini della squadra osservo i suoi tatuaggi, denominatore in comune con tante altre giocatrici presenti all’evento.
Dal vostro abbigliamento e dai tatuaggi si direbbe che il Roller derby sia espressione di uno stile di vita, oltre che un semplice sport. Vero?
Sì assolutamente. Questo sport nasce in ambiente sottoculturale e poi è basato sul contatto, quindi adatto a ragazze grintose.
Bloody Wheelers di Torino, descrivetevi con un termine social: #solomazzate, il nostro hashtag.
Essere presente al primo raduno di questo neonato sport a Torino è stato un onore e un privilegio, auguri a tutte e ragazze.
🙂
Grazie per questo splendido articolo, da parte di tutte noi, Bloody Wheels
Lille Hammer
#solomazzate with love
Grazie a voi per l’intervista 🙂 Un piacere! #solomazzate
Le ho viste l’8 marzo al pattinodromo di Trecate… spettacolo molto carino!
Purtroppo siamo arrivati alla fine (eravamo lì per tutt’altra cosa).
Ci chiedevamo se lo si praticasse anche coi roller – immagino di no per via del freno anteriore che ho visto che loro usano, mentre nei roller non ci sta!